Muffa nel bagno: come eliminarla definitivamente e prevenirne la formazione
Spesso in bagno c’è molta umidità e questo crea le condizioni ideali per la formazione di muffa.
Quanto è pericolosa la muffa in bagno?
Il bagno viene utilizzato quotidianamente. Di conseguenza, la presenza di muffa è nociva o pericolosa per la salute. Lo stesso vale per la muffa in camera da letto.
Un aspetto curioso è che esistono anche muffe “buone” e la muffa a “basse dosi” non è pericolosa per l’essere umano. Se tuttavia infesta la casa, deve essere eliminata.
Va in ogni caso fatta una distinzione tra i diversi tipi di muffa. A titolo esemplificativo, la muffa gialla è particolarmente pericolosa, poiché è estremamente nociva per la salute. Anche la muffa nera è nota per la sua pericolosità. Questa tipologia è particolarmente ostinata e comune ma non è più pericolosa delle altre. Esistono inoltre muffe verdi, bianche e rosse.
La muffa è pericolosa soprattutto per le persone immunodepresse, per le donne in gravidanza e per i bambini più piccoli.
Verifica pertanto con attenzione se c’è della muffa in bagno. Generalmente si forma nelle fughe, sul soffitto, sulla parete o sulla carta da parati. Di norma la muffa si riconosce dal caratteristico odore e dalla presenza di macchie costantemente umide sulla parete, oppure di uno strato peloso o di punti scuri.
Come mi devo comportare in caso di comparsa di muffa in un appartamento in affitto?
Se noti la comparsa di muffa nell’appartamento in affitto, devi innanzi tutto informare il padrone di casa, indipendentemente dall’entità dell’infestazione. Quest’ultimo è tenuto a verificare i danni e a eliminare la muffa o a richiedere un intervento per risolvere il problema.
Non procedere mai in autonomia. Nel peggiore dei casi potresti essere costretto a sostenere i costi. Chiedi invece al padrone di casa di eliminare la muffa, indicando una data per l’intervento.
Di norma, si ha diritto a una riduzione dell’affitto se la muffa non viene rimossa tempestivamente e la sua comparsa non è attribuibile a comportamenti errati (ad esempio, a causa di una ventilazione inadeguata).
Infestazione di muffa di oltre 0,5 m²: rivolgersi ad esperti
- Se noti un’infestazione di muffa di dimensioni superiori a 0,5 m² nella tua abitazione, non cercare in alcun caso di eliminarla autonomamente. Infestazioni di questa entità possono essere eliminate definitivamente e in profondità soltanto da esperti. I semplici agenti antimuffa disponibili in commercio in genere agiscono solo a livello superficiale.
- Se vuoi andare sul sicuro, puoi richiedere prima una perizia. In determinati casi questa può risultare utile per chiedere alla compagnia di assicurazione il rimborso dei costi sostenuti per eliminare la muffa e riparare i danni.
- A questo punto ti puoi rivolgere ad esperti per far rimuovere la muffa in profondità.
- Comunica infine i danni alla tua assicurazione, presentando la perizia e le fatture.
Infestazione di muffa di dimensioni inferiori a 0,5 m²: come eliminarla da soli
Se l’infestazione è di dimensioni ridotte – inferiore a 0,5 m² – puoi eliminare la muffa anche da solo. Tieni tuttavia conto della tua salute nel decidere ed evita di intervenire se non ti senti sicuro.
Se sei immunodepresso, non devi assolutamente intraprendere alcuna azione in autonomia, indipendentemente dall’entità dell’infestazione.
Attenzione: non limitarti a eliminare la muffa, ma ricerca anche le cause che hanno condotto alla sua formazione. In caso contrario la muffa continuerà a ripresentarsi.
Procedi come segue:
- indossa innanzitutto indumenti protettivi e una mascherina. Ti possono sembrare precauzioni eccessive ma non devi sottovalutare i “pericoli nascosti”.
- Raccogli tutti gli asciugamani, le tende, i tappetini e i panni sporchi presenti in bagno e lavali in lavatrice ad alte temperature.
- Se la muffa si è formata sulle pareti o sul soffitto, versa dell’antimuffa su un panno. Procedi quindi all’eliminazione della muffa.
- Se si è formata sulla carta da parati, non c’è nulla da fare. Togli la carta dalla parete e gettala nei rifiuti. Passa quindi il panno imbevuto di antimuffa sulla parete sottostante.
- La maggior parte dei bagni sono piastrellati. La muffa si forma in particolare nelle fughe di silicone tra le piastrelle. Puoi sconfiggere il nemico con un agente antimuffa e un vecchio spazzolino da denti. Potrebbe essere necessario ripassare le fughe. In questo caso, va prima eliminato il vecchio materiale infestato.
- Attendi che i punti trattati si asciughino completamente.
- Riscalda l’ambiente in modo adeguato (non troppo poco) a seconda della temperatura esterna e assicurati di arieggiare regolarmente.
- La verniciatura deve essere eseguita soltanto dopo un intervallo sufficientemente lungo che consenta il risanamento delle aree interessate. Le cosiddette pitture al lattice, dalle proprietà idrorepellenti, si sono dimostrate efficaci nei bagni.
Come evitare la formazione di muffa in bagno
In genere la formazione di muffa nei bagni è facilmente prevenibile. L’accorgimento importante è principalmente uno: arieggiare regolarmente e sufficientemente a lungo. Fai in modo di arieggiare ogni giorno, mattino e sera, per almeno 5 minuti. Arieggia anche ogni volta che fai il bagno o la doccia e dopo aver eseguito la pulizia. Arieggia soltanto verso l’esterno e non in direzione degli altri locali. Tieni chiusa la porta del bagno.
Il pavimento bagnato deve essere asciugato e gli asciugamani troppo bagnati devono essere fatti asciugare all’esterno o lavati. Non bisogna inoltre essere troppo parsimoniosi con il riscaldamento. Se fuori fa freddo, non va spento il riscaldamento, in modo da evitare ponti termici.
Tieni sempre sotto controllo il livello di umidità in bagno, che potrai facilmente monitorare con l’ausilio di un igrometro.
In assenza di finestre, arieggiare il bagno è decisamente più complicato. In questo caso si possono utilizzare soltanto i sistemi di ventilazione forzata. Se questi non sono (abbastanza) efficaci, è assolutamente necessario trovare un’alternativa. Talvolta può essere utile un deumidificatore. Anche fare docce brevi e non troppo calde può essere una soluzione di emergenza per evitare la formazione di vapore acqueo in eccesso.
Domande più frequenti
Si possono utilizzare rimedi casalinghi? Quali sono gli agenti antimuffa più efficaci?
Per eliminare la muffa si possono utilizzare agenti antimuffa o alcol ad alta gradazione. Sconsigliamo rimedi casalinghi come il bicarbonato di sodio o il lievito in polvere, poiché si comportano in modo diverso in funzione della superficie e talvolta possono causare più danni che benefici.
L’aceto ad esempio può addirittura favorire la formazione di muffa in talune circostanze.
Perché si forma la muffa in bagno?
Spesso l’ambiente del bagno è umido e caldo. Le persone si fanno docce o bagni caldi, usano l’asciugacapelli o è in funzione il termoventilatore. Sono queste le condizioni ideali per la formazione di muffa.
Se non si arieggia, il rischio aumenta. Naturalmente vi possono essere altre cause per la formazione di muffa in bagno. Finestre non a tenuta, danni causati dall’acqua passati inosservati, nonché difetti di costruzione possono favorirne la comparsa.
Chi paga? Il padrone di casa è tenuto a risolvere il problema della muffa in bagno?
Se si stabilisce che l’inquilino non è responsabile della formazione di muffa, il locatore è tenuto a provvedere rapidamente alla sua eliminazione. Il padrone di casa è tenuto a pagare per la rimozione e per gli eventuali danni causati. Se il locatore non reagisce alla richiesta di verificare la presenza di muffa, è necessario procedere per iscritto. Invitalo cortesemente a risolvere il problema, indicando un termine.
Se è evidente che non sei responsabile della comparsa di muffa, potrai eliminarla autonomamente alla scadenza del termine indicato e in assenza di risposta del padrone di casa.